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CICATRICI
IPERTROFICHE E CHELOIDI: CAUSE, DIFFERENZE E TRATTAMENTO SPECIFICO

Le cicatrici ipertrofiche e i cheloidi rappresentano due manifestazioni anomale del processo di guarigione cutanea. Vediamole!

Le cicatrici ipertrofiche e i cheloidi rappresentano due manifestazioni anomale del processo di guarigione cutanea. Sebbene entrambe derivino da una produzione eccessiva di tessuto cicatriziale, presentano caratteristiche, cause e trattamenti differenti. Comprendere le loro peculiarità è essenziale per adottare strategie terapeutiche mirate, migliorando l’aspetto estetico e la qualità della vita dei pazienti.

 

CAUSE E MECCANISMI DI FORMAZIONE

La formazione delle cicatrici ipertrofiche e dei cheloidi è correlata a un processo di riparazione della pelle alterato, in cui la sintesi di collagene eccede i livelli fisiologici. Tuttavia, le cause specifiche e i fattori scatenanti differiscono tra le due condizioni.

  • Cicatrici ipertrofiche: si sviluppano generalmente a seguito di traumi cutanei come ferite chirurgiche, ustioni o abrasioni. La sovrapproduzione di collagene rimane confinata all’area della lesione originale, dando luogo a una cicatrice in rilievo ma limitata nei confini.
  • Cheloidi: a differenza delle cicatrici ipertrofiche, i cheloidi si estendono oltre i margini della lesione iniziale, invadendo il tessuto sano circostante. Questa crescita incontrollata è spesso attribuita a una predisposizione genetica, con una maggiore incidenza nei soggetti con pelle scura.

Fattori come l’età, il tipo di pelle, la localizzazione della lesione e la tensione cutanea influiscono sulla probabilità di sviluppare una cicatrice anomala. Anche il tempo di guarigione gioca un ruolo cruciale: quanto più a lungo dura il processo di riparazione, tanto maggiore è il rischio di formazione di tessuto cicatriziale in eccesso.

 

DIFFERENZE PRINCIPALI TRA CICATRICI IPERTROFICHE E CHELOIDI

Le principali differenze tra queste due condizioni risiedono nelle caratteristiche morfologiche, nell’evoluzione temporale e nella risposta ai trattamenti.

  • aspetto: le cicatrici ipertrofiche sono generalmente rosse o rosa, sollevate e limitate alla zona della ferita, mentre i cheloidi si presentano come masse dure, lucide e spesso più scure della pelle circostante.
  • evoluzione temporale: le cicatrici ipertrofiche tendono a migliorare spontaneamente nel tempo, appiattendosi e schiarendosi nell’arco di mesi o anni. I cheloidi, invece, possono continuare a crescere e raramente regrediscono senza interventi specifici.
  • prurito e dolore: entrambe le condizioni possono causare prurito e sensibilità, ma nei cheloidi questi sintomi sono spesso più persistenti e intensi.
  • Recidiva, i cheloidi mostrano una maggiore tendenza alla recidiva dopo il trattamento, rendendo la loro gestione più complessa.

 

TRATTAMENTO DELLE CICATRICI IPERTROFICHE

Il trattamento delle cicatrici ipertrofiche mira a ridurre il volume del tessuto in eccesso, migliorare l’elasticità cutanea e attenuare i sintomi associati. Tra le opzioni terapeutiche più efficaci vi sono:

  • terapie topiche, creme specifiche sono spesso utilizzate per ridurre l’infiammazione e appiattire la cicatrice;
  • terapie compressive, l’applicazione prolungata di bendaggi compressivi o fogli di silicone esercita una pressione meccanica che limita la sintesi di collagene.
  • laserterapia, il laser a CO₂ frazionato e il laser a colorante pulsato migliorano l’aspetto della cicatrice stimolando il rimodellamento del collagene.
  • iniezioni di corticosteroidi, le iniezioni intralesionali di corticosteroidi, come il triamcinolone acetonide, riducono l’infiammazione e il volume della cicatrice.
  • chirurgia, in alcuni casi, l’escissione chirurgica della cicatrice, seguita da terapie preventive, può portare a risultati soddisfacenti.

 

TRATTAMENTO DEI CHELOIDI

La gestione dei cheloidi è più complessa a causa della loro tendenza a recidivare. Il trattamento richiede un approccio combinato per ottenere risultati duraturi.

  • crioterapia: L’applicazione di azoto liquido provoca la necrosi del tessuto cicatriziale, favorendo il rimodellamento cutaneo.
  • laserterapia: Il laser a CO₂ frazionato e il laser Nd: YAG migliorano l’aspetto dei cheloidi, riducendo il volume e la pigmentazione.

La prevenzione riveste un ruolo cruciale nella gestione delle cicatrici ipertrofiche e dei cheloidi, soprattutto nei soggetti predisposti. Alcune strategie preventive includono:

  • gestione adeguata delle ferite, disinfettare e coprire la ferita per ridurre l’infiammazione e accelerare la guarigione;
  • applicazione precoce di prodotti specifici che favoriscono la cicatrizzazione, possono prevenire la formazione di tessuto cicatriziale eccessivo.
  • evitare la tensione cutanea. minimizzare la trazione sulla pelle durante il processo di guarigione aiuta a ridurre il rischio di cicatrici anomale;
  • monitoraggio costante, soprattutto nei pazienti con precedenti episodi di cheloidi o cicatrici ipertrofiche, un controllo dermatologico tempestivo consente di intervenire precocemente.

Di seguito una tabella riassuntiva di confronto tra cicatrici ipertrofiche e cheloidi:

 

Caratteristica Cicatrici ipertrofiche Cheloidi
Aspetto Rosse o rosa, sollevate, limitate alla ferita Masse dure, lucide, oltre i margini della lesione
Evoluzione temporale Miglioramento spontaneo nel tempo Crescita continua, rara regressione spontanea
Prurito e dolore Possibili, ma generalmente moderati Più intensi e persistenti
Tendenza alla recidiva Bassa, specialmente dopo il trattamento Alta, anche dopo interventi chirurgici
Trattamenti principali Fogli di silicone, corticosteroidi topici, laser, compressione, escissione chirurgica Fogli di silicone, iniezioni di corticosteroidi, crioterapia, laser, radioterapia
Predisposizione genetica Non comune Comune, soprattutto nei soggetti con pelle scura
Estensione oltre la lesione Limitata al sito della ferita Si estende oltre i margini della ferita

 

Questa panoramica evidenzia le differenze fondamentali tra cicatrici ipertrofiche e cheloidi, nonché le opzioni terapeutiche più efficaci. La scelta del trattamento deve sempre essere personalizzata, tenendo conto delle caratteristiche della cicatrice, della localizzazione e delle esigenze del paziente.

 

Fonti:

https://www.msdmanuals.com/it/professionale/disturbi-dermatologici/tumori-cutanei-benigni-lesioni-esofitiche-e-lesioni-vascolari/cheloidi

https://www.msdmanuals.com/it/professionale/multimedia/image/cicatrici-cheloidee

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